Quasi sempre sopravvalutiamo quello che possiamo fare in un giorno, riempiendo le nostre agende e coltivando sensi di colpa se poi non portiamo tutto a compimento, come spesso avviene, e sottovalutiamo quello che invece possiamo ottenere in un anno, se solo adottassimo delle buone abitudini quotidiane.
Perché anche delle piccole abitudini, possono avere, nel lungo periodo, un grandissimo impatto sulle nostre vite.
Immagina di essere su un aereo che decolla da Roma diretto a Londra. Se, dopo il decollo, il pilota decidesse di aggiustare la rotta di una decina di gradi gradi verso est, il muso dell’aereo si sposterebbe solo di pochi metri. Nessun altro a bordo noterebbe il piccolo movimento. Ma alla fine del viaggio ti ritroveresti a Bruxelles.
Non notiamo piccoli cambiamenti, perché il loro impatto immediato è trascurabile.
Se nell’ultimo periodo ho fatto una vita sedentaria e oggi, ad esempio, prendo la mia bici per salire qui a San Luca, a Bologna, non è che domani staro magicamente in forma, anzi! Ma fare questo esercizio per mezz’ora al giorno, tutti i giorni, allora sì che mi porterà in forma.
Pensate che c’è tutto un filone di ricerca condotto da Brendon Burchard, che ha studiato in oltre 190 paesi quali sono le caratteristiche delle persone di successo. E ha concluso che il genere, l’età e anche i tratti della personalità, hanno ben poco a che fare con le prestazioni elevate. Ciò che conta davvero sono alcune abitudini chiave. In altre parole, non è quello che sei, ma piuttosto quello che fai quotidianamente che è importante.
Burchard ha anche scoperto che queste abitudini non si sono formate per caso. Gli artisti di alto livello le hanno scelte deliberatamente. In altre parole, il successo non è un evento, una sorta di esplosione istantanea dei propri talenti. Ma è un processo, dove spendiamo ogni giorno del tempo a fare le stesse cose, importanti per la nostra crescita. Chiedetelo a qualsiasi persona di successo che conoscete, e lui vi snocciolerà una serie di abitudini che l’hanno portato lì dove è ora.
Beethoven per decenni si è svegliato presto per lavorare fino all’ora di pranzo, mentre Einstein aveva l’abitudine di fare quotidianamente lunghe passeggiate sulla spiaggia oppure guardare sistematicamente il soffitto, durante la settimana lavorativa, in modo da poter ascoltare cosa stava succedendo nella sua mente.
Il potere delle abitudini sta nel suo effetto cumulativo, nell’incredibile leva che, giorno dopo giorno, può muovere l’intera direzione delle nostre vite dopo anni. È un po’ come un interesse che ci viene pagato su un capitale investito.
E per accedere a questo capitale di crescita, occorre avere ben chiari i propri obiettivi di lungo periodo, costruire delle abitudini coerenti con questi obiettivi, e ripeterle ogni santo giorno.
Ma avere questa costanza non è cosa da poco, e oggi vi vogliamo suggerire un metodo che va oltre le abitudini, che le tiene strette insieme in modo da rendere più facile la loro introduzione e il loro mantenimento.
Perché il peggior nemico delle abitudini, si sa, è l’incostanza, ed è per questo che le abitudini che scegliamo dovrebbero essere qualcosa di facile da compiere, che può vincere anche le nostre peggiori pigrizie, anche nei giorni “no”. Ma dall’altro lato, se spezzetto le mie abitudini in una miriade di piccole azioni facili da compiere, va a finire che mi perdo tra mille calendar, post-it, memo.
La soluzione consiste nell’organizzare le piccole abitudini quotidiane in routine. Una routine è un insieme di piccole abitudini, di attività tra di loro coerenti.
Per esempio, tra le prime routine quotidiane ci può essere la “Getting Started Routine”, ovvero:
1) identifico le tre attività più importanti della giornata, che se le porto a compimento, anche se non faccio tutto il resto, la giornata la giudico positiva; e queste 3 le individuo guardando calendario, mail e remainder;
2) posticipo le attività che non ha senso eseguire oggi;
3) smarco velocemente le attività che richiedono solo qualche minuto di esecuzione.
Questa routine mi fa avere da un lato la vista di ciò che mi aspetta durante il giorno, dall’altro mi dà subito un senso di compimento, perché in una mezz’oretta posso sgombrare il campo levandomi tutte quelle piccole attività di veloce esecuzione alle quali non dovrò più pensare.
Ma le routine possono essere di ogni tipo: legate allo sport, per esempio: indossare indumenti adatti-bici-doccia-pranzo, e poi rinizia il pomeriggio lavorativo con nuove energie mentali.
Se questo metodo vi convince, vi diamo qualche altro suggerimento per metterlo in pratica.
- Fate in modo che la routine parta da un’azione facile da compiere o da un’azione che già è una vostra abitudine consolidata. Mi dimentico spesso di passare il filo interdentale? Benissimo, aggancio questa azione a quando mi lavo i denti, abitudine che già ho, costruendo una mini routine: lavaggio denti-filo interdentale. La routine dello sport spesso me la perdo per strada? Ok, posso preparare gli indumenti adatti e il pranzo il giorno prima, e semplificare la routine.
- Cercate poi di associare ogni routine al momento della giornata più sensato. Per esempio, dedicare la primissima parte della mattina al lavoro creativo. Potete anche decidere di mettervi in agenda le vostre routine più importanti, così che colleghi e amici o parenti sanno che in quel momento siete occupati.
- Usate un innesco per far avviare la routine, come un calendar con un allarme sonoro.
- Cercate di non avere routine che non durino più di un’ora.
- E poi, partite da routine semplici, fatte di poche azioni, e man mano che la routine si consolida, e vedete che la mettete in pratica quotidianamente e vi da i benefici che speravate, allora potete aggiungere altre azioni alla routine. Se invece vedete che spesso finisce nel dimenticatoio, semplificatela, eliminando alcune azioni previste, fino al punto che è così facile da implementare che non avete scuse per evitarla.
Anche l’ambiente circostante può incoraggiarvi ad assumere certe abitudini. Se vuoi fare sport e sei un tipo piuttosto ordinato, lasciare il borsone della palestra in mezzo alle scatole più incentivarti e ricordarti di prenderlo e uscire di casa.
Se poi proprio vedete che una certa abitudine non riuscite a farla vostra, pensate a come potreste collegarla a qualcosa che vi attrae. Per esempio, vedere mezz’ora della serie preferita dopo aver fatto sport.
Ecco, il segreto delle abitudini è che per realizzarci non abbiamo bisogno di rivoluzionare il nostro comportamento o di reinventarci.
Piuttosto, concentriamoci su come delle piccole abitudini vincenti possano alla lunga portarci verso ciò che desideriamo.